L'IT bimodale è una strategia IT che utilizza due modalità di distribuzione distinte, una incentrata sulla stabilità e sul lavoro e l'altra sull'innovazione e l'esplorazione.
I moderni reparti IT si trovano ad affrontare due pressioni di tipo diverso quando devono fare una consegna: da un lato, i team IT devono essere in grado di esplorare nuove soluzioni e spingersi oltre i confini delle loro attuali capacità per migliorare l'azienda e l'offerta di prodotti; dall'altro, è altrettanto importante che l'IT mantenga le infrastrutture esistenti con sicurezza e accuratezza per garantire la stabilità del lavoro. Se li si considera congiuntamente, questi diversi approcci possono sembrare contraddittori. Dopo tutto, come può un'azienda operare in sicurezza e allo stesso tempo uscire dalla propria zona di comfort IT per perseguire l'innovazione?
Con l'IT bimodale.
L'IT bimodale trasforma la distribuzione IT in una serie di processi a due livelli. Servendosi di due binari paralleli per lo sviluppo dell'IT, l'azienda può perseguire opzioni innovative continuando a dare priorità alla manutenzione e alla stabilità operativa.
Come accennato in precedenza, l'approccio bimodale consente di supportare due metodologie distinte nello sviluppo dell'IT, rendendo possibile "avere la botte piena e la moglie ubriaca". Sebbene le definizioni specifiche varino da un'azienda all'altra, un modo comune per differenziare le due modalità è quello di esaminare i vantaggi e le sfide associate a ciascuna di esse:
La modalità 1 dell'IT bimodale consiste nell'ottimizzare i processi esistenti all'interno di aree ben definite, con requisiti chiari e parametri pienamente comprensibili. Questa modalità è più efficace se applicata a compiti quali la manutenzione e la stabilità del sistema di base e consiste generalmente in cicli di sviluppo deliberati e ben definiti che forniscono risultati prevedibili. Per la modalità 1, sono necessari programmatori altamente specializzati. Questa modalità comprende molte metodologie di sviluppo del software tradizionali, tra cui la metodologia Cascata.
Mentre la modalità 1 è sicura e opera in ambiti familiari, la modalità 2 è più esplorativa. La modalità 2 applica i principi Agile per ottimizzare le aree di incertezza e guidare più rapidamente i progetti verso il completamento. Per ridurre i pericoli legati a questi approcci avanguardistici, i team IT creano e testano ipotesi su scala ridotta prima di applicarle in iterazioni più ampie. Detto questo, la modalità 2 rappresenta comunque un rischio maggiore, richiede una flessibilità superiore e aggiornamenti frequenti per consentire ai requisiti del progetto di adattarsi al progredire dello sviluppo.
In poche parole, la modalità 1 è più associata alla stabilità. È lenta, prevedibile e (soprattutto) sicura. La modalità 2 è definita dalla capacità di innovare. È esplorativa, fluida e rischiosa, ma può produrre risultati molto più rapidi e guidare la trasformazione digitale dell'azienda.
Le due pressioni contrastanti subite dall'IT (la tradizionale attenzione alla manutenzione dei sistemi e la crescente necessità di innovazione competitiva), per le aziende che si occupano di IT nei più svariati settori, creano un ambiente in cui si sta imponendo lo standard dell'approccio a due livelli. Questo perché i processi IT bimodali portano con sé alcuni vantaggi, tra cui i seguenti:
Il tradizionale approccio monomodale all'IT affida alle stesse risorse il compito di mantenere i sistemi e i processi esistenti e di innovare. Spesso questo significa che l'uno o l'altro obiettivo tende a essere trascurato. L'IT bimodale divide l'IT in più modalità definite e gestite individualmente, in modo che ciascun team possa dedicare tutte le sue capacità alla modalità a cui è collegato. In questo modo le aziende possono offrire innovazione senza rinunciare alla fondamentale manutenzione e viceversa.
Il time to market è sempre stato uno dei principali indicatori di prestazione dell'IT nelle aziende. L'approccio bimodale accelera lo sviluppo dell'IT, consentendo a un'area dell'IT di concentrare tutte le proprie energie sull'ideazione e la distribuzione di soluzioni in tempi rapidi per soddisfare le esigenze degli utenti.
L'agilità, che va di pari passo con la riduzione del time to market, è una delle caratteristiche principali della modalità 2 dell'IT bimodale. La modalità 2 non è vincolata da processi consolidati ed è invece libera di sperimentare soluzioni nuove e di riorientarsi per rispondere a requisiti e condizioni mutevoli. Questa maggiore flessibilità consente alle aziende di stare al passo con le innovazioni del settore e di rimanere competitive in un mondo digitale in continua evoluzione.
La lentezza e la costanza non sono sempre vincenti, ma sono fondamentali per la stabilità e la sicurezza del sistema. La modalità 1 dell'IT bimodale garantisce che la crescente attenzione all'innovazione non distolga l'attenzione dalle attività di supporto necessarie e dai sistemi precedenti. Ciò consente alle aziende di mantenere una base sicura e di ottimizzare importanti processi che non richiedono molta innovazione.
Gli utenti di oggi sono estremamente proattivi e innegabilmente esperti di tecnologia: quando l'IT non fornisce loro la soluzione completa di cui hanno bisogno, è più probabile che cerchino di trovarla da soli. Questo può portare a un pericoloso "shadow IT", in cui dispositivi e software non autorizzati vengono utilizzati per aggirare l'IT. Un approccio bimodale all'IT fornisce agli utenti le soluzioni approvate che desiderano in tempi rapidi, in modo che non abbiano la tentazione di cercare altrove.
Visti i potenziali vantaggi, potrebbe sembrare che l'IT bimodale sia una scelta ovvia. Purtroppo, ci sono alcune sfide e idee sbagliate che un'azienda deve superare prima di poter stabilire un approccio IT bimodale efficace. Queste sfide includono:
Idealmente, un approccio bimodale creerà due gruppi distinti, ciascuno dedicato agli stessi obiettivi generali dell'azienda. In pratica, però, questi gruppi possono avere l'impressione di essere in diretta competizione per le risorse e il potere di influenza. Ciò può creare una mentalità controproducente di antagonismo, che ostacola la comunicazione e la collaborazione e impedisce alle modalità 1 e 2 di fidarsi pienamente l'una dell'altra.
Senza un'adeguata formazione e altre forme di preparazione, dividere l'IT in più campi può facilmente generare confusione riguardo a ruoli, processi, aspettative ecc. Quando il personale non capisce le specifiche o la necessità di questi cambiamenti, c'è il rischio che non sia coinvolto. Ciò vanificherebbe i possibili vantaggi offerti da un approccio bimodale.
Una delle principali preoccupazioni delle aziende leader di settore è che l'IT bimodale sembra suggerire che gli sforzi di trasformazione digitale non debbano essere diretti verso i processi IT consolidati, ma non è così: le soluzioni IT bimodali più efficaci sono quelle che incoraggiano le aziende a continuare a perfezionare il loro processo in modalità 1, piuttosto che applicare semplicemente misure di ripiego e spostare tutta l'innovazione in modalità 2.
Le sfide dell'IT bimodale possono facilmente far deragliare il tentativo dell'azienda di creare una struttura di consegna IT a due livelli funzionante. Per garantire il successo, prendi in considerazione le seguenti best practice:
Per la maggior parte delle aziende, separare l'IT in due modalità distinte significa creare due team IT, uno responsabile del mantenimento di sistemi, processi e operazioni consolidate e l'altro dedicato all'innovazione. Sebbene ciò possa essere inevitabile, sappi che creando due team potresti erigere delle barriere tra loro. Assicurati che i due team non prescindano dalla comunicazione e dalla collaborazione, altrimenti potrebbero operare in modo opposto o addirittura perseguire il successo l'uno a spese dell'altro.
Il successo dell'IT bimodale dipende dalle capacità dai membri del reparto IT. Sfortunatamente, trovare o mettere insieme il personale giusto può essere difficile, in particolare se vuoi passare a una struttura IT a due livelli. Prima di costituire i team, crea profili di talenti dettagliati e individua l'esperienza e le competenze necessarie, ponendo l'accento sulla versatilità e sulla capacità di operare in modo produttivo in un ambiente autonomo. Una volta che i team sono stati costituiti, è necessario effettuare revisioni periodiche delle prestazioni e offrire opzioni di formazione continua per migliorare l'efficacia del team.
Un approccio bimodale non riguarda solo il reparto IT dell'azienda. Poiché molti processi di governance consolidati sono stati concepiti pensando soprattutto ai sistemi precedenti e a un maggiore controllo, il passaggio all'IT bimodale comporterà probabilmente la necessità di rivalutare e riprogettare molti processi per renderli più favorevoli all'innovazione. A tal fine, dovrai presentare un caso convincente di IT bimodale ai principali decision maker, identificare i processi esistenti che non sono adatti all'IT bimodale e apportare le modifiche necessarie per promuovere l'idea di un minor numero di livelli di gestione e di una maggiore autogestione.
Entrambe le modalità all'interno della struttura bimodale possono beneficiare di soluzioni tecnologiche, come l'automazione, le analisi intelligenti, i modelli di dati con un'unica fonte di informazioni, la disponibilità omnichannel e molto altro. Integra e migliora le capacità dei team con strumenti affidabili e sollecita il feedback per garantire che la tecnologia funzioni correttamente e risolva i problemi giusti.
Scegli e tieni traccia dei parametri di successo pertinenti, apportando eventuali correzioni di rotta ove necessario. Quando vedrai i tuoi sforzi ripagati e noterai che l'IT bimodale sta avendo un impatto positivo sull'azienda, comunica questo successo. Celebra pubblicamente il risultato ottenuto e assicurati che i team sappiano che i loro sforzi sono apprezzati e stanno dando i loro frutti.
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