La tendenza all'adozione dell'AI nel settore delle Risorse umane è chiara, con oltre la metà (54,99%) delle persone intervistate che affermano di fidarsi dell'AI più che dei professionisti delle Risorse umane. Questo testimonia due aspetti: una grande fiducia nelle capacità dell'AI e forse una mancanza di fiducia nei professionisti umani. 

Alla domanda su quali compiti del settore delle Risorse umane il personale farebbe gestire dall'AI, il 67,21% ha affermato di essere a proprio agio ad affidare all'AI la gestione dell'onboarding e la formazione, dimostrando fiducia nella capacità della tecnologia di preparare i nuovi assunti per il proprio ruolo. Inoltre, quasi il 60% sceglierebbe un feedback sulle prestazioni generato dall'AI rispetto alle revisioni umane, riflettendo la fiducia nell'imparzialità e nella coerenza dell'AI. 

Si tratta di due aree di interesse tradizionalmente significative per le Risorse umane, in cui il personale vota in modo eccessivo per l'utilizzo dell'AI. Questi risultati dimostrano questa fiducia in aumento: non solo il personale è pronto ad affidarsi all'AI, ma si fida del suo operato per compiti specifici e critici in percentuali relativamente elevate. 

La questione dei pregiudizi dell'AI spesso si presenta nelle conversazioni sull'AI e per un buon motivo, soprattutto in un'area particolarmente sensibile come le Risorse umane. Tuttavia, anche le revisioni umane non sono prive di preoccupazioni in relazione ai pregiudizi. Secondo un report del 2023 di Syndio, il 25% della forza lavoro ritiene che le proprie valutazioni delle prestazioni siano state influenzate negativamente dai pregiudizi personali dei propri supervisori.

Pertanto, sebbene vi sia sempre una preoccupazione riguardo ai pregiudizi, l'AI potrebbe effettivamente offrire una soluzione.

Infatti, abbiamo riscontrato che il 64,75% delle persone intervistate ha certezza che gli strumenti delle Risorse umane basati sull'AI saranno utilizzati abbastanza: il 38,9% mostra molta sicurezza in questo risultato e il 25,85% ne è abbastanza sicuro. Questa evidente maggioranza riflette un livello significativo di fiducia nella capacità dell'AI di gestire i processi delle Risorse umane senza pregiudizi significativi.

Analogamente, il 20,45% delle persone intervistate ha dichiarato di ritenere che gli strumenti basati sull'AI possano offrire valutazioni delle prestazioni imparziali, indicando una sostanziale convinzione che questi strumenti possano ridurre la soggettività umana e fornire valutazioni eque basate su dati oggettivi. Le persone intervistate si affidano inoltre all'AI per svolgere le funzioni critiche delle Risorse umane, tra cui, l'onboarding (38,31%), le revisioni delle prestazioni (39,13%) e persino la negoziazione degli stipendi (33,25%).

Questi dati suggeriscono che, indipendentemente dalla modalità di addestramento di uno strumento di AI, l'approccio basato sui dati di una macchina alla gestione dei problemi relativi alle Risorse umane è ampiamente percepito come più equo. Anche gli esseri umani potrebbero non essere in grado di analizzare tutti i fattori con un occhio imparziale, pertanto è ragionevole che molte persone preferiscano lavorare con l'AI o con l'AI generativa progettata per le Risorse umane su alcuni problemi critici.

La preferenza per le Risorse umane guidate dall'AI si estende alla crescita professionale e allo sviluppo professionale? La nostra ricerca dice sì. Oltre il 64% del personale in diversi settori ha dichiarato di ritenere utili gli obiettivi di prestazioni generati dall'AI, con il 40,78% che li ha valutati come "molto utili" e il 23,38% come "abbastanza utili".

Questa preferenza per l'AI nello sviluppo della carriera potrebbe essere collegata a una preferenza per esperienze altamente personalizzate. Ad esempio, uno strumento di AI progettato specificamente per il settore delle Risorse umane potrebbe generare obiettivi di prestazioni basati su prestazioni individuali, obiettivi aziendali e benchmark di settore. Ciò potrebbe contribuire a soddisfare le esigenze dei dipendenti e a migliorare le prestazioni.

Questi risultati sono correlati ai dati raccolti in una domanda separata, grazie alla quale abbiamo scoperto che il 26,44% dei dipendenti si affida all'AI per favorire lo sviluppo professionale, allineandosi a questa visione ottimistica degli obiettivi di prestazioni generati dall'AI.

Se il 64% dei dipendenti sceglie di ricevere le indicazioni degli obiettivi di prestazioni dall'AI, che situazione si preferirebbe nelle revisioni delle prestazioni? Ancora una volta, i dati dimostrano che un numero notevole di persone intervistate preferirebbe ricevere un feedback sulle prestazioni dall'AI.

Infatti, oltre il 75% della forza lavoro sceglierebbe le revisioni delle prestazioni eseguite dall'AI rispetto ai feedback dei responsabili tradizionali. Questo potrebbe essere vero per diversi motivi: ricevere un feedback complesso o arduo da comunicare può essere difficile; i responsabili umani potrebbero non essere del tutto onesti o trasparenti, oppure il/la dipendente semplicemente si sente più a suo agio con l'AI. Oppure, potrebbe essere decisamente per un altro motivo.

Abbiamo inoltre scoperto che un quarto del personale ritiene che un servizio o uno strumento delle Risorse umane basato sull'AI possa superare le prestazioni di un responsabile umano, in particolare in termini di disponibilità, per cui questi dati potrebbero essere collegati. I dipendenti potrebbero fidarsi dell'AI per analizzare accuratamente le loro prestazioni e fornire un feedback accurato, mentre in alcuni casi un responsabile potrebbe non essere in grado di farlo. Il personale potrebbe semplicemente pensare che un essere umano sia più incline a commettere a errori.

Ma ancora una volta, la preferenza non si limita solo alle revisioni delle prestazioni: Il 67,21% del personale è a proprio agio all'idea di un'AI che faccia da guida durante i primi giorni di lavoro e il 36,19% ritiene che l'AI generativa migliorerebbe i processi di onboarding e formazione. I dipendenti sceglierebbero costantemente l'AI per gestire queste attività fondamentali per il loro successo a lungo termine.

Infine, abbiamo chiesto al personale a quale area dello spettro di azione dell'AI attribuiscono più fiducia in assoluto quanto all'esperienza dei dipendenti. Abbiamo riscontrato che il 39,13% delle persone intervistate si fiderebbe dell'AI per le revisioni delle prestazioni e la formazione, mentre il 26,44% la considera vantaggiosa nello sviluppo della carriera. Nel complesso, molte delle persone intervistate hanno selezionato più opzioni, indicando una vasta gamma di applicabilità e fiducia.

I numeri sono ancora più elevati per i professionisti delle Risorse umane, nello specifico. Quando abbiamo ristretto i risultati, abbiamo notato che oltre il 50% si fida dell'AI per la revisione delle prestazioni. Ciò dimostra che per compiti critici come questi, non sono solo i dipendenti ad affidarsi all'AI, ma anche i professionisti delle Risorse umane. Per chiunque versi ancora in un limbo di incertezza, anche questo voto di fiducia da parte delle Risorse umane può contribuire ad aumentare la fiducia nell'AI.

Il messaggio generale di questi dati è chiaro: L'utilizzo dell'AI nel settore delle Risorse umane crea effettivamente fiducia con i dipendenti, non viceversa. Si tratta di una scoperta sorprendente che contraddice molti pregiudizi comuni contro l'AI e che dovrebbe essere incoraggiante per i reparti delle Risorse umane.

Le persone si fidano dell'AI. Quindi, se non investi nell'AI, potresti perdere opportunità per costruire fiducia.

Ecco alcuni elementi da implementare nel tuo reparto delle Risorse umane per trarre vantaggio da questa tendenza verso l'AI nelle Risorse umane:

• Investi in strumenti di onboarding basati sull'intelligenza artificiale: i reparti delle Risorse umane devono considerare almeno l'investimento in strumenti di formazione e onboarding basati sull'AI. È possibile eseguire programmi pilota per raccogliere feedback e ottimizzare le offerte prima di un'implementazione su larga scala. Alcuni strumenti più diffusi includono Rippling, TriNet e, naturalmente, la soluzione di Gestione del percorso del dipendente di ServiceNow.
• Prova un approccio ibrido: se non senti di avere la giusta preparazione per impegnarti completamente nell'uso dell'AI, puoi adottare un approccio ibrido, sfruttando l'AI per attività in cui eccelle (come l'analisi dei dati e un feedback coerente), ma mantenendo la supervisione umana per decisioni di giudizio diversificate. Tieni traccia di come questo approccio ibrido ti aiuti a raggiungere i KPI più comuni delle Risorse umane utilizzando questa risorsa per i KPI comuni delle Risorse umane.
• Sperimenta con l'intelligenza artificiale per le revisioni delle prestazioni: implementa strumenti di AI come Campbell, DeepReview o il modello di valutazione delle prestazioni di ServiceNow che assistono nelle revisioni delle prestazioni durante la pianificazione per l'anno successivo. Naturalmente, vorrai integrarli con l'interazione umana, ma puoi iniziare a fare affidamento sull'AI per l'analisi dei dati per aumentare la fiducia dei dipendenti.
• Forma il reparto Risorse umane per lavorare con l'AI: i professionisti delle Risorse umane devono sviluppare nuove competenze per lavorare in modo efficace con gli strumenti di AI, tra cui l'interpretazione dei dati, le pratiche etiche dell'AI e la gestione dei cambiamenti. Assicurati di formare il tuo team in modo che tutti possano procedere senza problemi nella transizione.

Se ti interessa esplorare le possibilità di utilizzare l'AI nel tuo reparto delle Risorse umane, possiamo aiutarti. ServiceNow offre una soluzione HRSD (Prestazione servizi Risorse umane) completa in grado di rinforzare i processi e gli strumenti attuali con la potenza dell'intelligenza artificiale.